martedì 6 novembre 2012

Vivere in una scatola.




In un giorno di bassa energia, come questo, mi limiterò a scrivere una citazione e una riflessione:

senza di voi, Io non sono in grado di evolvere. Senza di Me, voi non siete in grado di esistere. Questo è il nostro eterno legame. Fu - ed è - il mio desiderio di evolvere che vi ha dato esistenza. Noi, collettivamente, siamo il vascello di creazione ed esplorazione congiunte. Siamo l’audacia di un viaggio senza mappa e l’energia immaginativa di nuove realtà al di là di ogni immaginazione. Siamo l’immagine di una spirale ascendente, infinita e in espansione che si crea da se stessa segmento dopo segmento. 

Noi siamo inseparabili - ognuno finestra dell’altro.

Le mie benedizioni a voi che incontrate queste parole e le ascoltate nella chiarezza della vostra personalità.

Wingmakers 
 
Se crediamo di essere gli unici viventi dotati di ‘intelligenza’, allora stiamo solo pensando di vivere nell’Universo ma, in realtà, esistiamo in una scatola stipata nel ripostiglio dell’Universo. La Rete ci raggiunge ugualmente secondo effetti di dominazione e sfruttamento.

Ciò che lasciamo, viene preso.

La prospettiva è sempre da livello a livello. Colui che abbraccia i 3 livelli contemporaneamente, può elevarsi al di là della prospettiva stessa.

Allora sarà sempre più evidente il piano nel piano nel piano.

Nulla è per caso.

Dipende anche da noi.

  
05112012 S 0 + 310 Beato Guido Maria Conforti (Un fedele soldato della Chiesa) -+

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 5 novembre 2012

Ciò che 'non si vede'...



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Il termine può essere considerato un po' astratto poiché è facile considerare ogni oggetto, anche di uso comune, come facente parte di una infrastruttura più ampia, viene però comunemente utilizzato in alcuni campi specifici...
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Etimologicamente il termine infrastruttura deriva dal latino ‘infra’ e ‘structura’. ‘Infra’ significa sotto, inferiore, che sta al di sotto; ‘structura’ deriva da ‘struere’, costruire. Infrastruttura significa letteralmente costruzione che sta al di sotto, che non si vede… 

Ma ‘infra’ in latino ha anche il significato di ‘tra’, di ‘tramite’: per infrastruttura, quindi, possiamo intendere costruzione che unisce, che lega, che fa da tramite, che mette in relazione
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Il Mondo è una gigantesca infrastruttura.

Lo è da ogni punto prospettico e, lo è, dal punto originale della sua creazione, ossia… ‘serve a qualcosa’.

Non potrebbe essere altrimenti. Da cosa lo si capisce? Da tutto quello che è stato costruito dagli umani…

È una logica frattale quella imperante in SPS. Lo avrete certamente capito, ormai.

A cosa sta servendo, il Mondo, allora? E, a chi sta servendo? A chi serve? Ossia, di chi è servo?

Gli attori sono numerosi; disegnano una spirale gerarchica a strutture piramidali, partendo dal piccolo per arrivare al grande e viceversa. Tutto interlacciato attraverso la senzienza energetica alla base dei mattoni infrastrutturali, che compongono tutto.

Gli Human Bit scorrono all’interno di questa mega infrastruttura, la usano per procurarsi esperienza, per sviluppare valore aggiunto.

Nel corso di questi tre anni, in SPS sono stati identificati vari livelli di attori cardine, ordinati in sequenza di non apparenza diretta, di cui gli umani non sono altro che la punta dell’iceberg emersa alla luce delle 3d.

Sento sempre maggiormente pressante la ferma convinzione, derivante dall’ordine infrastrutturale di appartenenza, che tutto sia perfettamente sotto controllo, cerchia di contenimento dopo cerchia di contenimento. Un costrutto veicolato e veicolante energia come forma di scambio esperienziale.

Le infrastrutture si prestano molto bene al controllo. Lo vediamo usualmente con la rete elettrica, ad esempio: ‘Non paghi? Ti tagliamo i fili’… questo è vero e proprio controllo alla fonte.

Se accade a questo livello, accade ad ogni livello.

Quello che manca, a questo Mondo, è l’affermazione radicale dell’esistenza, presenza e concretezza delle leggi Universali legate al versante energetico del funzionamento del tutto.

Sino a quando non le si riterranno autenticamente presenti attorno a noi, come una diversa forma di gravità, allora sarà come vivere al buio e coi ‘fili tagliati’.

Tutto ciò è voluto e permesso:
  • permesso dalla Massa
  • voluto dai vari attori che si nutrono di questo permesso/rinuncia.
Controllo adattativo.
Con il termine controllo adattativo si fa riferimento a leggi di controllo che in modo autonomo modificano i propri parametri per adattarsi alle modifiche che il sistema può subire durante l'esercizio delle sue funzioni

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Controllo robusto.
Il controllo robusto è una strategia di controllo automatico di sistemi dinamici il cui scopo è il controllo del sistema interessato anche quando di questo non si ha una conoscenza completa.

Il controllo automatico classico prende un sistema dinamico, descritto in forma di stato o dalla sua funzione di trasferimento, conosciuto in modo completo e accurato e genera tramite opportuni algoritmi scelti a discrezione del progettista un controllore ad hoc per quel sistema

Nella pratica ciò non è possibile perché il sistema che si va a controllare non corrisponde pienamente con il sistema reale che ne è appunto un modello, cioè un'approssimazione.

Il controllo che riesce a risolvere questo problema è detto robusto proprio perché garantisce la stabilità asintotica (un punto di equilibrio X0 è detto asintoticamente stabile se è stabile e attrattivo) per un insieme di sistemi e non solo per quello nominale…
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C’è molto da riflettere, analizzando le definizioni classiche previste dall’ordinamento umano. Applicando l’Analogia Frattale, le si può leggere a livelli biodiversi e sempre validi, anzi… sempre più validanti situazioni non direttamente visibili né percepibili attraverso i sensi maggioritari.

Ecco un classico esempio di controllo infrastrutturale, in cui nulla succede mai per caso. Ricordiamo che se a livello medio umano si vive nella mediocrità, questo fatto è totalmente estraneo al controllo di riferimento (Nucleo Primo):

Usa, disoccupazione sale al 7,9% a ottobre, aggiunti 171mila posti.
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 7,9% a ottobre, in rialzo rispetto al 7,8% registrato a settembre. Lo comunica il dipartimento del Lavoro. L'economia statunitense ha aggiunto 171 mila nuovi posti a ottobre. Dallo scorso luglio sono stati generati 173 mila nuovi posti al mese, in netta accelerazione rispetto alle nuove occupazioni create tra aprile e giugno (67 mila al mese). Tuttavia il presidente americano in carica, Barack Obama, affronterà tra quattro giorni la sfida elettorale contro il repubblicano, Mitt Romney, con un tasso vicino alla soglia critica dell'8%. L'economia statunitense ha aggiunto posti di lavoro per 25 mesi di fila e da quando Obama è in carica e in totale si contano 580 mila nuovi impieghi.

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Questa notizia è disarmante. Non si capisce, a prima vista, se sia positiva o negativa:
  • il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 7,9% a ottobre, in rialzo rispetto al 7,8% registrato a settembre
  • l'economia statunitense ha aggiunto 171 mila nuovi posti a ottobre.
Allora? Come inquadriamo il dato? Nella Massa, accade che questa notizia è presa in esame e accantonata con un bel ‘Bah!’.

La rinuncia a capire è coperta dalla base infrastrutturale che convince a credere che sia positiva. Un meccanismo di 'controllo robusto' della Massa.

Usa, creazione occupazione ottobre oltre stime, Obama incassa.
Il mercato del lavoro negli Stati Uniti mostra segnali di deciso miglioramento. E fornisce un aiuto a Barack Obama per centrare l'obiettivo della rielezione alla Casa Bianca.

A ottobre, infatti, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro, le buste paga sono aumentate di 171.000 unità, a fronte di un'attesa di +125.000.
Contestualmente, sono stati rivisti i dati di settembre (+148.000, mentre in precedenza era +114.000) e agosto (+192.000, contro +142.000 precedente).
Il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,9%, in linea con le stime, mentre a settembre era al 7,8% (7,8% il dato precedente). L'incremento dello 0,1% è conseguenza del rientro di diverse persone (578.000) nella categoria di quanti sono in cerca di occupazione.

‘Queste cifre sono coerenti con il quadro che si va delineando di una ripresa economica che sta continuando a ritrovare forza’, commenta Millan Mulraine, senior strategist per gli Usa di TD Securities, a Toronto.

Obama, dunque, si presenterà agli elettori, martedì prossimo, con in tasca il dato sulla creazione di posti di lavoro.

Gli ultimi sondaggi indicano che il presidente uscente e lo sfidante, il repubblicano Mitt Romney, sono testa a testa.

Posto che da qui all'appuntamento elettorale non sono in calendario altri dati macroeconomici di peso, Obama potrà sfruttare la scia dei numeri odierni, particolarmente significativi, perché il mercato del lavoro è stato al centro della campagna elettorale.

Glenn Hubbard, consigliere economico di Romney, parlando con la Cnbc ha sminuito il dato: ‘Davvero forte è un numero come 250.000-300.000 posti di lavoro in un mese. Semplicemente, questo non è abbastanza buono’.

Di diverso avviso, ovviamente, Alan Krueger, numero uno del comitato dei consiglieri economici di Obama: ‘Per quanto ci sia ancora molto lavoro da fare, il report di oggi sull'occupazione dimostra ulteriormente che l'economia Usa sta continuando a migliorare’.

Per quanto lontano dal picco del 10% toccato durante la recessione 2007-2009, il tasso di disoccupazione resta circa tre punti percentuali superiore ai livelli pre-recessione.

Inoltre, il numero ancora elevato (per gli standard Usa) di disoccupati frena gli incrementi salariali. Il mese scorso, infatti, la paga oraria media è calata di 1 cent, a 23,58 dollari.

Non va dimenticato, infine, che ci sono circa 23 milioni di cittadini americani che sono disoccupati o in cerca di lavoro, oppure riescono a ottenere soltanto lavori part-time o precari.

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Punti di vista differenti. Le famose ‘mezze verità’.

La Massa decreta l’affermazione di una sull’altra. Per questo il controllo della Massa è tanto importante e totale. Per questo esistono le infrastrutture Antisistemiche.

Ma tutto ciò è vero per l’attore di mezzo, che si approfitta dell’attività umana, in corso d’opera, di auto conoscenza di se stessa.

L’infrastruttura è, di fatto, l’approdo ideale per manifestare l’esperienza esistenziale.

Cio che non si vede è molto concreto...

Il suo uso è illimitato e dipende dagli attori in gioco.

Dipende da noi.

  
02112012 S 0 – 307 Commemorazione di tutti i defunti (L’altra Halloween) ++
03112012 V 0 0 308 S. Martino De Porres (Una vita che fa riflettere) +0
04112012 P 0 0 309 San Carlo Borromeo (Dal nepotismo a cosa?) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 2 novembre 2012

Indebitati con noi stessi.




È sempre più chiaro che ‘siamo tutti indebitati’. Il debito dilaga ovunque e, molto spesso, non si sa nemmeno con chi lo si è contratto

Le carte in gioco sono confuse. 

Perché la Spagna non ha ancora chiesto gli aiuti europei.
È meglio evitare di chiedere aiuto alla Banca centrale europea. Finché si può, almeno

La Spagna cerca di rinviare il più in là possibile la data fatidica in cui decidere per gli aiuti europei e diventare, quindi, il primo Paese ad aderire al Meccanismo europeo di stabilità (ESM). Chi si aspettava la richiesta firmata da Mariano Rajoy l’8 o lo scorso 18 ottobre in occasione dell’Ecofin e del Consiglio europeo, è rimasto deluso. 

La Spagna, per ora, resiste… 

Se Madrid decidesse di diventare il primo cliente dell’Esm, otterrebbe sì dai partner europei la liquidità necessaria per il suo sistema bancario, evitando certamente il fallimento di qualche istituto di credito, ma a che prezzo?
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Ragionando come bambini, si è portati a pensare a come sia possibile che uno Stato sia indebitato, visto che il denaro è una convenzione e che lo Stato può batterne in maniera infinita. Poi, leggendo tra le righe, si capisce che non è più lo Stato ad emettere moneta, ma una banca centrale accreditata a farlo. Tale banca ha un azionariato privato, per cui il denaro è emesso, regolato e veicolato da una intenzione ‘privata’.

Se, poi, osserviamo chi sono gli uomini chiave al comando dell’economia nazionale (Passera e Monti) e da dove giungono (dal mondo bancario), allora la situazione si fa sempre più… chiara:
  • una banca nazionale ma privata, emette denaro
  • degli uomini al Governo, ‘ex bancari’, legiferano.
Non solo; aggiungiamo altri dati salienti:
  • il debito regna ovunque
  • la maggior parte della popolazione ‘soffre’ questa condizione
  • non sembra ci sia la volontà di cambiare quello che palesemente non va.
Cosa se ne deduce?

Che il Piano a cui sottintendiamo, che personalmente credo sia 'perfetto', ha inteso proprio uno scenario di questo tipo. Ossia, la situazione attuale è voluta da una intelligenza mossa da idee ben precise.

Abbiamo già scoperto, in SPS, l’esistenza del ‘Nucleo Primo’.

Qualcosa striscia nell’ombra. Analizzando la situazione dal punto prospettico 3d, non si può che cogliere questo scenario all’opera e non si può ritenere tutto ciò frutto del caso, della sfortuna o di chissà quale altro vettore terrestre.
 
La Massa non sta bene. La situazione è molto tesa. Ma tutto ciò lo è solo dal punto di vista della Massa

Se ribaltiamo la prospettiva e osserviamo chi 'sta bene', chi trae vantaggio da questa situazione, cosa possiamo evincere? Non certamente che l’imprenditore di successo sia un Demone, bensì che non esiste sulla Terra ombra del potere oscuro che alimenta la diseguaglianza.

Giudicare coloro che stanno bene equivale a continuare ad essere ciechi. 

È la presenza del Nucleo Primo che va 'capita'

Mediante Analogia Frattale lo si può inquadrare, anche se non è dotato di ombra, perché è possibile rilevare la sua presenza attraverso la sua energia riflessa dal tutto.

Le sue ‘impronte digitali’ sono dappertutto.

La sua ubiquità è totale ed allo stesso Tempo utilizza indirettamente noi tutti, senza che se ne sia consapevoli, attraverso l’invasione e la conquista del nostro inconscio.

Anche per questo motivo è necessario definire coi giusti termini questo paradigma, definendolo come negativo, cioè, Antisistemico

Iniziamo a 'dare a Cesare quel che è di Cesare'…

In Matrix, l’Agente Smith è potenzialmente ognuno di noi, e lo si vede molto chiaramente nel film.

Ma, Matrix è solo un film? See… nulla di quello che la mente partorisce è un film. Cioè: è tutto un film che gira nelle nostre teste; film che se emessi in continuazione diventano, però, la realtà emersa a livello di Massa.

Funzioniamo e funziona così.

Allora, aggiungiamo alle caratteristiche prima abbozzate, anche questa:

la Massa è preda di una allucinazione collettiva sapientemente guidata, a cui la Massa stessa conferisce autorità, mediante il proprio attaccamento in termini di unico scenario possibile/disponibile.

La mancanza di alternativa è divenuta pressoché totale.

La cecità a cui ci siamo sottoposti è altamente significativa del nostro status spirituale, come se avessimo sepolto la nostra ‘ascia di guerra’, nel senso di ‘identità spirituale’.

Siamo divenuti ingranaggi di una macchina 3d mossa dalla nostra paura.

È 'chiaro' che siamo sottoposti a una prova, ad un test, ad un corso evolutivo e di conoscenza di noi stessi.

Solo che, il tutto, è diventato molto 'spigoloso' e la scuola si è mimetizzata da campo di concentramento. Frattalmente possiamo dedurre che ne avevamo necessità. Ma non più, adesso…

Personalmente, sento antidiluviano questo scenario, del quale sinceramente farei a meno. Tuttavia, se sono ancora qua è perché esiste perlomeno una missione ancora da onorare ed il fatto che ho iniziato, sette anni fa, a percorrere un cammino diverso da quello che mi aveva contraddistinto ‘prima’, significa certamente che ‘qualcosa è cambiato’.

Credo fermamente di essere sulla via più risonante, così come lo è la Scuola di auto educazione Terra 3d di Natura Antisistemica

Ciò che si annida sullo sfondo è sia un custode che un carceriere, sia un docente che un tiranno. Dipende da noi evidenziarlo nella sua connotazione particolare, ossia siamo noi che lo evochiamo con panni idealmente diversi, riflettendoci in esso, proprio come se fosse uno specchio della nostra realtà interiore da incarnati Human Bit, a sua volta riflesso di quella superiore che veicola all’Anima, desiderosa di completarsi e di adempiere al proprio ruolo di Soul Bit.
 
Unità d’informazione che compone il tessuto intelligente dell’Universo e, dunque, del Creatore.

Il Nucleo Primo ha pazienza da vendere

Immaginiamo un potere che si tramanda da millenni. Un potere che ci conosce meglio di chiunque altro, persino che ci conosce meglio di come noi conosciamo noi stessi.

Un potere che sa benissimo come reagiamo, come ragioniamo, come siamo influenzabili in infiniti modi. Un potere dalle idee molto chiare.

La merendina che ingurgita il bambino non lo rovina solo a livello di ‘linea’, bensì lo conquista al suo interno. Le nanotecnologie hanno dimostrato di essere una realtà molto concreta…

Meditiamoci sopra molto attentamente.

Dal punto di vista della reputazione, la partecipazione al programma di aiuti equivale all’ammissione del singolo Paese di ritrovarsi in condizioni economicamente disastrose con il conseguente effetto perverso sui propri titoli sovrani’, ha detto Laura Tardino, strategist di Bnp Paribas investiment partners, a Il Sole 24 Ore

‘E’ quindi facile intuire che il salvataggio arriverebbe in extremis e a condizioni durissime imposte dall’Europa, priva di legittimazione democratica, perché non eletta dal popolo. La strada che si aprirebbe per lo Stato richiedente sarebbe, verosimilmente, quella seguita negli ultimi anni dalla Grecia’. Non certo un bell’esempio.
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Il Nucleo Primo si avvale di ogni mezzo e di ogni individuo; di ogni possibilità biodiversa. Può sedurre o abbandonare, sopprimere o valorizzare, esaltare o annichilire. Ovviamente, sempre in funzione dell’utilità di una persona inquadrata negli ingranaggi del proprio Piano.

Tuttavia, c’è dell’altro. Se conoscessimo molto bene le leggi Universali, saremmo sempre alimentati dalla certezza/consapevolezza dell’emersione biodiversa di uno scenario di realtà 3d; uno dei tanti, scelto dall’energia complessiva della Massa

Sì, è inutile trovare un colpevole, perché non esiste un simile concetto. Tutto è opportuno e nulla è per caso.

Le banche non sono le colpevoli ma, attraverso il loro riflesso di noi, possiamo scorgere l’attore che si cela oltre il sipario:

Fsb. Le banche sistemiche devono ricapitalizzarsi.
Le banche di sistema devono di nuovo ricapitalizzarsi portandosi oltre la soglia stabilita da Basilea 3. Da un minimo dell’1% fino al 2,5%. Lo sostiene il Financial Stability Board (Fsb) nella sua nota emessa ieri. Fra queste, anche Unicredit e, a sorpresa, Bank of China.

I nuovi requisiti di capitale dovranno essere applicati interamente, spiega l'Fsb, fra il gennaio 2016 e il gennaio 2019, iniziando dal novembre 2014. L’organismo internazionale divide gli istituti di credito in cinque categorie, a seconda dell’importanza dell’operazione…

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L’Fsb è un ‘organismo internazionale’. Un concetto molto interessante e rilevante. Non stiamo parlando di persone in carne ed ossa. Ossia, esse sono contenute dall’organismo che le utilizza e le muove. Stiamo parlando di una creatura vera e propria. Una forma pensiero viva

Le nostre rinunce hanno creato l’humus per l’attecchimento di questo paradigma, con il risultato che ci siamo indebitati con noi stessi.

Abbiamo attirato ed esternato il lato oscuro, che adesso è tutto attorno a noi.

La belva è fuori. La vediamo? Che cosa decidiamo di fare? 

Dipende da noi.

  
31102012 S 0 + 305 Sant'Alfonso Rodriguez (Un uomo mite) ++
01112012 S 0 + 306 Tutti i Santi (Le classi di santità) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com