martedì 7 gennaio 2014

Qualcosa.

 
  "C'è qualcosa di strano" di Patrizia Pianini
Saccomanni sembra venire da Marte. Non si rende conto delle condizioni di crisi del nostro Paese…
Da quale pulpito, verrebbe da ammettere; quando ci si sofferma con l’attenzione su “qualcosa”, questo viene rilevato dai sensi ed improvvisamente quel “dettaglio” sembra caratterizzare le proprie giornate, per un lasso di Tempo pari all’intensità dell’attenzione e a quel mix energetico (interesse proprio ed “ambientale”), che è detenuto/emanato (caricato) dall’individuo o dagli individui (nel caso di una moda, di un trend, di una tendenza, etc.).
Ora, se focalizzare la propria attenzione consciamente su un “numero”, ad esempio, equivale al manifestarlo nella propria Vita, allora perché non provarci seriamente? 
Oppure, è più divertente e più “figo”, credersi magici senza approfondire il discorso? Sembra che la Massa si accontenti di essere/avere (sentire) il “potenziale”, senza mai portarlo all’emersione (manifestazione) nelle 3d.
Che razza di comportamento è mai questo?
Forse è un “qualcosa” che deriva da una polarizzazione interiore secolare, respirata insieme all’aria? Un “qualcosa” che trae la propria forza, anche, da annunciazioni di questo tipo?
 
Papa: abbassamento umiltà e umiliazione sono la strada di Gesù.
Lo ha detto papa Francesco nella messa mattutina celebrata a Santa Marta, la prima dopo le festività natalizie. 
''Se un pensiero, se un desiderio ti porta su quella strada di umiltà, di abbassamento, di servizio agli altri, - ha aggiunto il papa - è di Gesù.
Ma se ti porta sulla strada della sufficienza, della vanità, dell'orgoglio, sulla strada di un pensiero astratto, non è di Gesù. 
  

venerdì 3 gennaio 2014

Il Tempo è andato.


L'umanità vive in una frequenza temporale artificiale, sfasata dai cicli naturali della Terra, del sistema solare e della galassia tutta.

José Arguelles
Tutto quello che “sai” risente di questo “sfasamento”; è come se ogni essere umano venisse al Mondo e fosse agganciato ad una “frequenza di ada(o)ttamento” (imprinting). Un'unica frequenza, che diventa la base attraverso la quale auto esperienziare se stessi, mentre ci si crede "altro"...

Con l’Analogia Frattale, ciò, è dimostrabile; con altri mezzi, è più difficile, perché tutto il resto prevede che:
ci sia una ammissione di “colpa”, da parte del potere centrale responsabile
ci sia una fonte superiore, universalmente accreditata, che diffonda la verità.
Due modi, ovviamente, molto lontani dal piano di contenimento 3d attuale. La via dell’Analogia Frattale, invece, è una “seconda vista” che mette in risalto (rileva) le informazioni codificate nel presente, relative a “tutto ciò che è accaduto e continua ad accadere e/o non accade più”.
Questa legge è un “lettore universale del sistema codificato”, chiamato usualmente “Vita”.
Ciclo solare (calendario).
Il ciclo solare è l'intervallo di 28 anni, necessario nel calendario giuliano perché la corrispondenza fra giorni del mese e giorni della settimana si ripeta esattamente…
Ogni anno del ciclo è individuato da un numero variabile fra 1 e 28, che identifica esattamente una specifica corrispondenza fra giorni della settimana e calendario annuale. Tale numero è chiamato appunto: "numero del ciclo solare". 
Questa corrispondenza era molto importante per la liturgia.

Il ciclo solare è stato alterato dalla riforma gregoriana...
Link 
 
Il Tempo è qualcosa di "esatto" che, tuttavia, nelle sue spire secondarie, pari alle anse di un grande fiume, può conoscere realtà diverse rispetto al suo più vasto e centrale fluire (biodiversità di un "tessuto vivente").
  

giovedì 2 gennaio 2014

Anno nuovo, vita vecchia.


 

Il modo di dire: "essere un arpagone" è assai comune nella lingua italiana; è descritta di seguito la sua origine e significato.
Cioè (essere) un avaro. Arpagone, protagonista de L'avaro di Moliere, è forse il più celebre avaro di tutta la letteratura. Avaro e avido, smanioso di arraffare.

D'altronde, come nome comune, arpagone era il rostro con cui una nave uncinava la nave nemica per l'arrembaggio…
Link
Questo è un clichè (matrice, stereotipo), come il famoso Mister Scrooge rappresenta in maniera altrettanto mirata. Una matrice è la derivazione d’uso di una abitudine e, contemporaneamente, la sua dima:
forma ed orma, coincidono.
Ma è nel definirle cronologicamente che, inevitabilmente, ci si perde. Perché? Perché “azione e reazione” non si distinguono più – nel Tempo, ossia… si vive costantemente nel dubbio, derivante dal binomio dubbio/certezza (status quo indefinito ed indefinibile) in cui si “è”: 
quello generato dal vortice, che esiste, senza più essere avvertito attraverso ciò che è rimasto a disposizione dell’individuo (sensi, logica, intuito).
È sufficiente un piccolo “vuoto/mancanza/rarità” (definito secondo la legge di Liebig), a cui ben presto ci si abitua per mancanza di alternativa e capacità sovrana decisionale, al fine di ingenerare/continuare/persistere nel/lungo il cammino "in movimento senza movimento", al di fuori di tutto quello che si agita all’interno del vortice di appartenenza (incantesimo, routine).
La “mancanza di base” è il dubbio tramite il quale tutto sfugge, rendendo quello che si “ha” come quello che si “è” e, per questo, attivando quella forma di magnetismo (su matrice di scarsità) che “ha/è” l’attaccamento su base d’avarizia.