mercoledì 9 luglio 2014

Recuperare la memoria non è fare tutto a memoria.


L'uomo è ancora il più straordinario dei computer.
John Fitzgerald Kennedy
Parte della disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.
Isaac Asimov
I computer danno esattamente quello che gli è stato immesso; se futilità immettiamo, futilità otterremo, ma gli uomini non sono molto diversi.
Richard Bandler
Giudicare l’operato di un computer è come mettersi allo specchio per vedere che immagine (ri)flette
Il principio che sottintende (umano, computer, specchio) deriva dall’intenzione, sotto forma di programma, che amministra da “lontano” (senza fili, non localmente). Dio stesso, nella “sostanza” che gli si attribuisce, rassomiglia alla bio presenza di un computer diluito nel tutto (vedi, a tal esempio, “Transcendence”).
Allo stesso modo, puoi inquadrare la forma programmatica di una “legge”; che cos’è una legge? È un insieme di istruzioni che vengono diffuse sulla/nella Massa, individuo per individuo. Va, semplicemente, a colpire tutti, anche se “qualcuno” non ne vuole minimamente sapere (in quel caso si ricorre allo strumento della sanzione ed infine del carcere, anche se esiste una piccola percentuale di individui che s'annidano al di là dell'imposizione convenzionale " a norma di legge").
Una legge è un programma immesso in un computer che è ormai dappertutto, il quale elabora le istruzioni ricevute e obbliga/piega la realtà che, conseguentemente, ne deriva.
La famosa espressione “ad immagine e somiglianza” è relativa a qualcosa che si propaga nel Tempo e che trova sempre il modo di clonare/copiare se stessa in nuove “forme di se stessa”… Questo ambito sfugge, ai più, perché lo si affronta sempre dall’interno di un loop che auto ingabbia e che non permette di vedere altro, oltre alle pareti mantenute dalla presenza del loop stesso.
Hai mai sentito di un carcere che si mantiene, anzi, che si… auto mantiene grazie all’opera inconscia (abitudinaria) del carcerato?
Beh… ci sei praticamente dentro da “sempre” (in fondo, il carcere esiste a tutti gli effetti grazie all'esistenza dei "futuri carcerati", ossia, dei "carcerabili"), dall'ora della tua (ri)nascita, che avviene ogni giorno nel momento in cui ti “desti dal sonno”, ossia, dal momento in cui la tua “macchina” subisce un reset ed il relativo restart.

martedì 8 luglio 2014

Vertebro, Neymar e Tempo Ciclico Giornaliero.


Star Wars “conquista” l'aeroporto di Francoforte.
Mentre cresce l'attesa per il primo film della nuova trilogia di 'Guerre Stellari', un internauta ha realizzato un incredibile fake ambientato nell'aeroscalo della città tedesca.

Link
Fake è un termine inglese, che sta a significare falso, contraffatto, alterato…
Link
A cosa credi? Che cosa sai? Persino Internet e tutto il proprio "carico teorico/pratico" impallidisce a fronte di un suo simile utilizzo

Da parte di chi? Da parte degli utenti. Non si sta, in questo caso, annuendo a nessun artifizio di nessuna natura, causato da chissà quale potere sotterraneo; si sta “solo” focalizzando sul fatto che sono gli stessi “internauti” a rendere un simile ambiente il più sospettoso possibile

Infatti non è più possibile credere a nulla, visto che i cosiddetti “fake” impazzano per motivi inerenti al “farsi una immagine di fronte al grande pubblico”. L’emergere è un desiderio che anima silenziosamente la gran parte degli individui che, nelle proprie altezze interiori, si credono speciali perché si sentono speciali… ma, non hanno quasi mai la possibilità di “dimostrarlo”. 
L’emersione, in ogni ambito, è impedita da una seria di ostacoli mutevoli, che limitano il campo d’azione delle persone (avremo modo, domani, di approfondire cosa sia veramente il "talento", nell'ottica TCG del Tempo Ciclico Giornaliero)...
Per cui, pur di edificare/fondare un simile movimento, le stesse non lesinano i propri sforzi al fine di aderire all’offerta, che scorre libera al di là della propria identità. Offerta che, ovviamente, (ri)guarda molto da vicino la sfera energetica degli individui (la “domanda”), mediante un “prezzo" e un "prezzo da pagare”... in termini di contrattualistica del proprio fare e, molto spesso, del proprio essere (patto scritto e non scritto, allo stesso Tempo).
Ognuno ha il proprio “prezzo”, che rappresenta il limite convenzionalmente accettato a livello sociale, al di là del quale si estendono versioni di sé tutte da… scoprire.


lunedì 7 luglio 2014

Il Tempo ciclico di una giornata e Dio.


Sono una ribelle. Non faccio foto. Racconto storie…
Mademoiselle C
Pazzia, ribellione, rivoluzione, etc. Tutto perfettamente nella… norma. Sì, hai capito bene. 
È normale dichiararsi “fuori”. Sei più interessante. Ovvio, l’allusione è all’essere “fuori dagli schemi”, stravagante, bizzarro, strano… in quella maniera che piace e che attira l’attenzione.
Farsi notare, insomma; indice, questo, di una chiara situazione generale di piatta insoddisfazione. Ognuno si sente un “Re”, in profondità… e non accetta tanto facilmente di “essere uno dei tanti”

Tuttavia, dopo una più o meno lunga “giovinezza”, attraverso le infinite facce del cosiddetto “destino”… la pressoché totalità si “adatta” e si lascia andare, adagiandosi sul fondo del proprio mare che coincide con il mare di qualcun altro. Di quel "qualcuno" che, come avrai certamente intuito, è più semplice scambiare per Dio... piuttosto che per un “controllo senza fine di continuità”:
l’invisibile portato alla massima densità.
(Ri)comincia quest’oggi la stesura scritta dell’esperienza SPS:
ciò che eviti di approfondire per timore di farti troppo "male"…
Il diario online personale di “colui che (ri)trova la propria via, (ri)flessa dal/nel tutto 3d”.
Ben (ri)tornato, dunque, al più o meno solidale cardine della porta. La mia porta, il tuo cardine. Qualcosa che occorre solo consultare leggermente, senza dipendenza né attaccamento alcuno. Conscio che qualsiasi “dettaglio” porta con sé qualcosa di informativo, se opportunamente interfacciato alla luce dell’Analogia Frattale

È di moda "dichiararsi pazzi" (crazy)… Fa “auto figo” (come affermare di preferire una giornata di Sole ad una di pioggia)...
Fa sentire… più “liberi e interessanti”. Ma, in definitiva, che cosa si cerca?
(1) per mille motivi, di attirare l’attenzione di altri simili (2) per un paio di motivi, di porsi nella modalità di guadagnare fama/denaro (3) per tutti i motivi conosciuti, di sopravvivere


In tutto ciò, dove si (ri)collocano le presunte spinte giovanili inerenti al sentirsi “liberi”?