lunedì 5 ottobre 2009

Nel regno delle illusioni.



L’articolo di ieri sera, incentrato sul nuovo approccio per fare bene in Borsa, ha catalizzato l’attenzione di parecchie persone ma nessun commento sul blog. Oggi ho postato l’idea sul forum di Finanzaonline con buon successo e, come ho scritto, ho “ gettato un sasso nello specchio d’acqua che corre il rischio di impaludamento “. In questi forum specializzati in tematiche legate ad investimento & Co., ho potuto notare come l’atmosfera sia sempre grandemente incentrata sullo studio delle tematiche speculative a 360 gradi. Ovvio, qualcuno sosterrà. Esatto. Ovvio. Però mi piacerebbe anche leggere qualche voce fuori dal coro che faccia notare come il Banco abbia la stessa voce dell’Antisistema. Il Banco rappresenta un’altra forma di controllo massivo delle emozioni umane, della “pila” umana. Un grafico di Borsa fotografa le allucinazioni collettive che nella giornata, il popolo dei trader ha respirato. Basta vedere cosa è successo, magari alla sera… farlo scorrere per intero; magari sulla scala temporale dei tre minuti. Vedremmo delle cose pazzesche e senza senso tipo, 8 punti su seguiti da 9 punti giù e poi 10 punti su… tutto nel giro di trenta minuti. “ Ma cosa sarà mai successo in quella mezzora? “ – verrebbe da chiedersi. Niente! Si tratta solo dell’apertura dei mercati USA. È la partenza del carrozzone di borsa d’oltreoceano che pilota tutto il mondo. Una gigantesca illusione fatta di speculazione allo stato puro e  trading in alta velocità… Miliardi che si spostano come api sui fiori. Ma che senso ha tutto questo? Se calcoliamo che quasi tutti perdono, significa che la macchina divora e spoglia gli individui, ai comandi del Banco ma, non solo; in realtà la macchina divora anche l’anima della gente, il suo presente ed il suo futuro e mina alle radici l’equilibrio psico fisico spirituale. Ci conoscono molto bene. Sanno come siamo fatti. E sono entrati persino nelle nostre cellule e nella nostra genetica. Cosa ci rimane allora? Non rimane che svegliarsi… accettare il timbro educativo del “gioco della vita”. Come sapere che gli attori che girano i film non muoiono davvero. È tutto finto… ed il film è girato con uno scopo ben preciso ( non solo fare soldi ), trasmettere una idea, coinvolgere, sensibilizzare, affermare… Vedetevi Happy feet per comprendere quello che intendo… come è possibile pensare che alla base di questo film ci sia solo una logica del denaro? Godiamoci il “viaggio” signore e signori… perché la “meta” non è in dubbio.

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