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mercoledì 2 agosto 2017

Sulla carta.



Sulla carta”… non è un trattato né un saggio, bensì èciò che sai esistere (solo) ‘sulla carta’, in quanto a giustizia, diritto, uguaglianza, sovranità, etc.”. 
Qualcosa che "rispetto ad un certo passato", sembra molto migliore, per cui "ti va bene".
Il peso della storia (deviata) inciso, per compressione (che fa rima con s-oppressione), sui documenti che regolano – come lancette di un orologio invisibile – l'animo ed il “tuo” tempo “qua, così”. 

La Costituzione, compresente in gran parte degli Stati del mondo, è uno di questi meccanismi che così tanto, la Massa, ha lottato per alfine “avere”. 
Regole che valgono per tutt3, nonché, convenzioni “liberamente interpretabili” che, da un lato, illudono la “gente” e, dall’altro, servono per raggirarla “alla moda”.
Nulla è più pericoloso di un'idea, quando è l'unica che abbiamo…”.
Émile-Auguste Chartier

martedì 11 luglio 2017

Qualcun3 si è già evolut3. E non sei tu.



Mai provato la sensazione di trovarti in un sogno, ma tutti quelli attorno a te pensano di non esserlo? Ricorda chi è quello sveglio”.
Un nuovo futuro
Ricordare la “sostanza (ciò che per il resto della comunità umana è, al limite, solo una fantasia)” non è affatto semplice
È l’ambiente stesso, che deriva dalla forma sociale, a rendere la memoria come una sorta di cortocircuito; se costantemente dentro ad un labirinto, sia fisico che mentale (la città sempre più “moderna”), la visione (i sensi) si “accorcia”, l’istinto si adatta a sopravvivere secondo altri ritmi, l’intuizione è al servizio dell’attività lavorativa (al “fare carriera”) e la memoria tende a divenire sempre più breve e a fermarsi lungo l’asse convenzionale del racconto storico ufficiale (deviato). 
La “giornata della memoria” è ormai diventata qualcosa di grottesco (pur essendo "giusta", ossia, pur conservando "significato" che, complessivamente, sfugge): 
“non devi dimenticare” ciò che “è già successo”
nella forma prevista dal “rito” sempre più globalizzato ed auto globalizzante. 
Ricordi ciò che va ricordato, per come devi ricordare… mentre tutto il resto scivola via inesorabilmente
Se (se) assisti a qualcosa di straordinario (evento) che vedi solamente per un breve attimo e, poi, non si ripete più… tende ad avere la supremazia, la convenzione. 

giovedì 29 giugno 2017

Significativamente (3).



Se uno lancia un sasso, il fatto costituisce reato. Se vengono lanciati mille sassi, diventa un'azione politica. Se si dà fuoco a una macchina, il fatto costituisce reato. Se invece si bruciano centinaia di macchine, diventa un'azione politica.
La protesta è quando dico che una cosa non mi sta bene.
Resistenza è quando faccio in modo che quello che adesso non mi piace non succeda più”.
Ulrike Marie Meinhof
Equando l’azione politica diventa Colpo di Stato
È un’azione militare, ossia, qualcosa che agisce al di fuori di qualsiasi legge ma che, in seguito, pretende che la Massa continui a far finta di nulla, osservando la legge (trasformazione)
Protesta, resistenza, etc. sono forme di “fare”, che “qua, così” mettono in relazione il “fatto” che esiste il potere realizzato ed il potenziale irrealizzato, il tutto all'insegna della giustizia di parte
Altrimenti, se la giustizia fosse quello che esattamente “è”, ossia, un valore universale (ad angolo giro)... non potrebbe esistere alcun tipo di “reazione (malessere)”.
Dunque, per ovviare a ciò (alla “resistenza”) – senza che cambi nulla, nella sostanza – il “potere” che cosa ha già realizzato

martedì 16 maggio 2017

Il salto logico.



Se talvolta inclinassi la bilancia della giustizia, fa’ che ciò avvenga non sotto il peso dei doni, ma per un impulso di misericordia…” .
Don Chisciotte
Praticamente, da qualsiasi “epoca” giungono sino a te le “voci” di una situazione che non è mai cambiata
Qualcosa con a “capo” una sorta di ingiustizia, non meglio interpretabile dal momento in cui… “hai sempre le mani legate ‘qua così’”. 
Molto spesso, la popolazione conosce bene tale “giustizia di parte”, potendola ricollegare alle situazioni locali e, dunque, più vicine e prossime alla comprensione “sulla propria pelle”. 
Insomma, la lottizzazione storica del tempo, copre ciò che non sembra più “una sol cosa”.
Infatti, la storia (deviata) umana è una narrazione del sangue occorso per giungere sino alla forma reale manifesta di oggi. Qualcosa di nuov3? No.
Purtroppo, per te, no.
Una “linea di sangue” che ha trasformato ogni “nuova” generazione, nella sostanziale continuazione di quella precedente, senza memoria alcuna, relativamente al “come è iniziato” e, dunque, al “è già successo”.
Non evidentemente, uno “shock” ha sepolto tutto all’interno delle pieghe della mente, compreso se stesso. Che cosa ti rimane, “ora”, di tanto capace ed utile al fine di ricordare?
La memoria ambientale infrastrutturale frattale espansa:
un “registro” del (per il) funzionamento
una codifica del passato (sempre compresente)
la simbologia sostanziale dei fatti (del “successo”).

giovedì 5 gennaio 2017

Giustizia ad angolo giro.



All'interno del “voto sostanziale di protesta” esiste uno “spazio vergine (potenziale)”, ricavabile allorquando una grande concentrazione di massa (un3, nessun3, centomila) non si riconosce più, fondamentalmente, in nulla (relativamente alla realtà manifesta “qua, così”). 
Tale spazio (potenziale) deve essere uno.
Altrimenti, decade la sostanza del drenaggio di "preferenza" dall’AntiSistema.
E per “essere uno”, significa che – al di fuori della convenzione reale manifestanon ci deve essere auto separazione, ancora basata sulla convenzione stessa
Questa caratteristica è, allo stesso tempo, la “sua” forza e la “sua” debolezza:
forza, in quanto costituisce autenticamente qualcosa di nuovo, diverso, alternativo sostanziale, coerente e lungimirante rispetto a “quello che 'perde' e a quello che, soprattutto, ricorda”
debolezza, in quanto costituisce il più classico tallone di Achille, dato che l’AntiSistema by dominante può disinnescare tutto, preventivamente, favorendo – attraverso il “divide et impera” – la formazione illusoria di più spazi potenziali, al fine di confondere la Massa, auto proveniente già da una situazione di estrema confusione (organizzata by dominante).
Al fine di porre un rimedio definitivo, a tutto questo, in SPS (Me) sono sorte le basi per costruire un fondamento sempre riconoscibile, anche nel momento in cui le persone si ritroveranno in balia dei “quattro venti”.
Uno di questi baluardi è, ad esempio, il centro morale di “giustizia ad angolo giro”. Ossia, il porti sempre la seguente domanda:
al "centro" chi (che cosa = situazione) metti?